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Gli Home Restaurants, noti anche come supper clubs, pop-up o underground restaurants, spuntati come funghi in piena recessione, sono pronti a sfidare la ristorazione classica sul suo terreno. Stiamo parlando di attività che fanno tendenza, temporanee, spesso mobili e che, a leggere le recensioni, offrono esperienze culinarie di prima classe.

 

Tutto nasce dall’intuizione di Miss Marmite (http://www.msmarmitelover.com/), che a Londra fondò nel lontano 2009 il Marmitelover, ristorante considerato il primo della sua specie.

Non si tratta di tavole calde e pasti frugali, al contrario: si tratta di persone che si radunano insieme per mangiare bene, spendendo poco. Andare in un ristorante che fa cose buone e costose ha il suo prezzo.

Negli Home Restaurants, invece, si prenota prima, si organizza - ad esempio - una cena di pesce e vino, c'é un cuoco valido ma si spende molto, molto meno. Sì, perché si tratta di un menù fisso per poche persone, menù concordato prima.

 

L'Home Restaurant non costituisce una attività commerciale in quanto si svolge in case private. Non è un locale aperto al pubblico. Non c'è la serranda, non c'è l'insegna e non è su strada. E' in una privata abitazione e quelle che si organizzano sono cene private, appuntamenti tra privati.

La porta della nostra casa si apre solo dopo che ci siamo sentiti telefonicamente; non potete "citofonare" ed entrare senza averci prima contattato. Nei ristoranti, in quanto aperti al pubblico, avete il diritto di entrare e cenare. Da noi avete il piacere di entrare in casa e cenare. La differenza è netta e marcata.

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